Ultimamente sui i vari social network tutti stanno parlando di ChatGPT, un chatbot basato sull’intelligenza artificiale, in grado di rispondere ad ogni cosa!
Si parla un po ‘ meno del fatto che però è stato bloccato nelle scuole pubbliche di New York City!
Il motivo per cui l’accesso è stato bloccato è perché l’utilizzo di chatbot come ChatGPT in ambito educativo solleva importanti questioni etiche.
Ci sono preoccupazioni sugli effetti negativi sull’apprendimento, la possibilità che gli studenti non sviluppino le capacità di pensiero critico, la sicurezza e accuratezza delle risposte del bot e la possibilità di incoraggiare il plagio e non valorizzare la scrittura indipendente.
Indubbiamente tutto giusto e ovviamente condivido.
Ma siamo così sicuri che limitare e censurare uno strumento innovativo sia la soluzione migliore?
ChatGPT è la novità tecnologica mediatica di punta in questo momento.
Tutti ne parlano e tutti vogliono utilizzarlo.
Ma non è la prima volta che ci troviamo di fronte a questo scenario!
Negli ultimi 30 anni questa “infatuazione mediatica nei confronti della tecnologia” è successa altre volte ad esempio con la nascita di Internet o con lo sbarco dei social media nella nostra quotidianità.
Anche in questi esempi l’unica reazione che genitori ed educatori hanno avuto è stata quella di limitare l’utilizzo.
E quali sono stati i risultati?
La disinformazione dilaga nel web, uno strumento nato per essere totalmente inclusivo sta pian piano diventando sempre più il suo opposto, abbiamo fondato il cyberbullismo tramite i social e stiamo abbandonando le nuove generazioni in challenger estremamente pericolose.
Come scrivo nel libro, nati nel metaverso :
Perché siamo ancora così scettici nei confronti della tecnologia?”
Perché invece di censurare uno strumento noi genitori, professori, educatori, non cerchiamo prima di altri di capirne il potenziale, capirne il “giusto utilizzo etico” che possiamo farne e lo insegniamo ai ragazzi?
Molte cose nella nostra quotidianità possono essere dannose se utilizzate male!
Dobbiamo riconoscere che la tecnologia avanza e può offrire anche nuove opportunità per l’apprendimento.
Pertanto, è importante trovare un equilibrio tra l’uso della tecnologia e la formazione dei ragazzi e su questo punto lavorare per far sviluppare le loro capacità di pensiero critico e risoluzione dei problemi.
Cosa ne pensi di questo ragionamento? Sei favorevole o contrario?